Se fosse l’ ultimo terremoto?

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La Terra è in continuo movimento, le faglie premono, si schiacciano, cedono, le case vecchie, mal costruite, crollano. E’ un energia possente che scaturisce dal pianeta, vivo, che sbatte la crosta sino a esaurirsi completamente. Se l’ Uomo riuscisse a catturare l’ onda sismica e lasciarla sfogare per aria, senza danno, allungando il suo punto massimo per chilometri, in maniera da indebolirla e domarla forse quello che è stato sarebbe l’ ultimo terremoto.

Durante la scossa nella notte del 24 agosto 2016 in Centro Italia una piccola parte del territorio è stata incredibilmente “saltata” dalle devastanti onde sismiche di magnitudo 6.2

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In questa zona preservata dal disastro, nella frazione Pian di Pieca, a 5 km da San Ginesio in provincia di Macerata ,  era stata adottata una nuova tecnica antisismica, era infatti dal marzo del 2014 che era istallata una insolita invenzione chiamata Valvola dei terremoti.

 

IMG_20160828_131226 Questa è la Valvola dei terremoti istallata a Pian di Pieca
L’ idea era stata in origine di un geniale radiotecnico italiano allievo di Guglielmo Marconi, tale Pier Luigi Ighina da Imola, scomparso nel 2004, riproposta e rielaborata per la sperimentazione dai ricercatori di www.cambioilmondo.it , e consiste nell’ istallare nel terreno un apparecchio che scarichi la tensione creata sotto la crosta terrestre. Una specie di valvola di sicurezza che interviene al momento opportuno evitando che la energia sismica sconvolga il terreno. Il progetto attuale è il frutto di una ricerca che è iniziata nel 2011 con le prime valvole antisismiche istallate in Italia , a Roma, Calcata Vecchia, Schio ed altre ventiquattro di cui potete leggere qui.

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                                         Pier Luigi Ighina

Cosa si sperava? Di avere un effetto immediato, per un raggio di azione di 3,5 km almeno, una risposta chiara e lampante, che nessuno avrebbe potuto mettere in discussione, in caso di un forte terremoto ci si aspettava che non cadesse nemmeno una tegola nella zona protetta da quel marchingegno.

E così è stato.

Questo lavoro è stato osannato ma anche criticato, per lo più la materia “terremoto” è ostica anche agli studiosi, ma questa della Valvola dei terremoti è ancora più complessa e prevede conoscenze in geologia, ingegneria, fisica , astronomia e noi non siamo ancora in grado di dare risposte sulla teoria del funzionamento , possiamo per ora formulare solo delle congetture.

 

Ci sono esperti in vari settori che ci hanno sempre appoggiato ed altri che ci hanno stroncato. Ci sono stati utili entrambe.

Non avendo tempo per ringraziare chi si complimenta ma nemmeno di replicare alle critiche abbiamo deciso di descrivere i fatti.

 

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Queste che vedete sopra sono le immagini dei disastri provocati dal sisma in questione a San Ginesio, un paese che si trova appena fuori il raggio di azione della valvola, calcolato in 3,5 km max

 

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Questo malmesso capanno si trova in contrada Colle, nella frazione Pian di Pieca, nel raggio di azione della Valvola . E’ stato ripreso con Google Heart, come sapete il programma mostra immagini datate , questa è di aprile 2010, serve a mostrarvi come era questo capanno molto prima del terremoto.

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Questo è sempre lo stesso capanno come si presenta dopo il terremoto, nelle foto scattate ai primi di settebre 2016 , da un nostro emissario , nella zona di influenza della Valvola dei terremoti nessuna crepa sembra essersi aggiunta alla malmessa costruzione

 

Abbiamo scattato foto a case antiche, a ruderi già lesionati dal precedente sisma di Colfiorito nel ’97, si qui è zona terremoto , le altre volte ci sono stati ingenti danni. Abbiamo confrontato le foto con quelle di Google Heart che risalgono al 2010 e abbiamo visto che questo sisma della notte del 24 agosto 2016 in quella zona non ha fatto alcun disastro, mentre più lontano dall’ epicentro, fuori dalla zona protetta dal nostro sistema antisismico ci sono state case e chiese inagibili, disastro.

Noi ci siamo affidati alle testimonianze dirette della gente del posto, abbiamo mandato emissari a chiedere e verificare, abbiamo invitato la gente a dire che sensazioni ha avuto, cosa ha visto e vissuto.

Abbiamo per esempio chiesto con semplicità al fornaio della zona protetta che era sveglio a quell’ ora a preparare il pane e che non ha sentito alcun tremore.

Abbiamo svelato ad una anziana signora proprietaria di una vecchia casa in pietra a tre piani, la presenza della Valvola lì vicino. La  casa è intatta , malgrado sia una antica costruzione in pietra, a tre piani con poche fondamenta, è ancora li. Il bello è che adesso non c’ è bisogno di fidarsi della parola di nessuno, con le nuove tecnologie chiunque può vedere la zona prima e dopo il terremoto.

Quì non è successo niente, nemmeno a vecchie abitazioni abbandonate con le tegole in bilico.

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Anche questo capanno in un immagine del 2010, sembra piuttosto fragile, i coppi quasi in bilico

capanno-2-dopoCliccate su questa foto,stesso capanno di vcui sopra  dopo il terremoto del 24 agosto 2016 i coppi sono ancora tutti lì

 

Abbiamo testimonianze scritte dello sciame sismico che seguì l’ evento principale , raccontano che a Sarnano, un paese appena fuori il raggio di azione della Valvola dei terremoti, il giorno dopo, alle 13,50 alcuni clienti ballarono sulle sedie del bar del centro, a Pian di Pieca niente.

Usando un poco di senno diventa impossibile non relazionare la presenza di uno strumento atto a scaricare l’ energia devastante del terremoto con la mancanza di effetti sismici in una zona circoscritta e circondata da devastazione.

Alcuni si chiederanno, se esiste un sistema simile per preservare la vita, il territorio, le opere d’arte italiane dal terremoto perchè mai non sarebbe usato?

Ce lo siamo chiesti anche noi, siamo giunti alla conclusione che questa faccenda sia simile a molte altre in Italia , gli amministratori di solito sono combattuti fra il fare l’ interesse dei cittadini, ed il preservare la poltrona. Si preferisce evitare di appoggiare una innovazione per non rischiare di essere messi in ridicolo in futuro.

In altri paesi non è cosi’. Poco più di una leggenda che circola in rete di recente, racconta che la Valvola dei terremoti forse viene utilizzata in altri stati, magari coperta dal segreto militare , studiata in Italia da ingegneri stranieri, opportunamente modificata, viene istallata nei centri delle città , nei punti nevralgici del territorio . In quei paesi da anni non vi è tracciato sismico di rilievo.

Solo voci , certo, ma c’è da scommettere che diventeranno più corpose se in futuro inizieranno a spuntare foto di strane antenne , a cui sino ad ora nessuno aveva dato una chiara spiegazione , in territori in cui le prove tecniche sono terminate, insieme al terrore per il terremoto.

Per informazioni sulla sperimentazione della Valvola antisismica scrivete una email all’ indirizzo evidenziato nella parte destra del blog.

Attenzione , la VERA valvola antisismica creata da Ighina era uno strumento reale  e non una fotografia…

 

Girato nella prima settimana di ottobre 2016 alla Valvola istallata a Pian di Pieca, provincia di Macerata,questo video dimostra che la  Va2011 valvola dei terremoti effettua un lavoro riscontrato con la camera termografica.

La temperatura ambiente era di 12,5 gradi ma sopra e dentro lo strumento si potevano rilevare sino a sei gradi in più, nelle immagini che potete intravedere questo è riscontrabile nelle macchie rosse che colorano il video della termocamera. Un altra conferma, questa volta strumentale, della emanazione di una energia sino ad ora sconosciuta, che potrebbe essere la causa della preservazione dal terremoto di questa piccola area di 11km  quadrati.

 

Il rapporto completo dei fatti accaduti la notte del terremoto li leggete quì

 

RAPPORTO VALVOLE ANTISISMICHE CENTRO ITALIA

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