Cosa c’é sopra,cosa c’é sotto le staminali.

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Le staminali sono cellule che non hanno ancora deciso cosa faranno da grandi. Allo stato primitivo esse sono come il primo mattoncino della vita, in grado di trasformarsi in vari tipi di cellule del corpo, per questo motivo destano l’ interesse di ricercatori che hanno la visuale di un mondo migliore .
Esse possono essere prelevate da diverse fonti come : il cordone ombelicale, il sacco amniotico, il sangue, il midollo osseo, la placenta, il tessuto adiposo, la parte spugnosa delle ossa , tutta roba di cui non c’e’ carenza e potrebbero essere trattate e poi utilizzate per sostituire, rinforzare, aiutare cellule stanche o malate.

Una cura con le cellule staminali quindi non è praticata propriamente con farmaci, si tratta di un trapianto, si prendono delle cellule da una persona, le si inserisce in un ambiente appropriato che ne favorisce la moltiplicazione , le si seleziona e le si rimette nella stessa persona. Nel nostro paese le cure con le cellule staminali sono già state sperimentate e tutt’ora vi sono strutture ospedaliere che sono attrezzate per praticarle. In un futuro prossimo potrebbero essere usate per curare numerose malattie e ci sono già dei gruppi di studio all’ avanguardia nella ricerca, uno di questi, in Italia è la società Stamina di Torino, creata dal Professor Davide Vannoni e venuta alla ribalta del grande pubblico grazie sopratutto ad una iniziativa delle Iene di Italia Uno che hanno mostrato in una puntata TV gli effetti positivi ottenuti già all’ inizio della cura con le cellule staminali sulla piccola Celeste, una bambina di Venezia affetta da SMA e condannata altrimenti ad una paralisi imminente. qui

Il post sull’ argomento è volutamente positivo e vuole descrivere una situazione auspicabile per lo sviluppo delle cure con le cellule staminali  in cui i ricercatori italiani sono all’ avanguardia.

Certo questo metodo rivoluzionario  sconvolge un sistema di cure globalizzato  poco avezzo ad accettare un cambiamento di stato , probabilmente ci vorranno anni prima che i tanti detrattori vedano con i loro occhi e quindi credano.
Portiamo pazienza. Amen.

Resta però difficile pensare che possano portare pazienza i genitori di bambini affetti da malattie degenerative, che vedono una speranza in queste cure, non avendo niente altro in cui confidare.

1 Comment

  1. Tringali Sebastiano
    Set 17, 2014

    Salve,l’unica cosa da fare è non votarli mai più:mandarli tutti a casa,decidere NOI di fare il vero svecchiamento ,dal consigliere al presidente.
    Saluti

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