Esperimenti non convenzionali con ERIM ed Elios di Ighina
Questa che segue è la testimonianza di una persona speciale, si tratta di un Guerriero della Luce con cui ho scambiato alcune informazioni utili per proseguire il “Buon Cammino“. Prima o poi incroceremo lo sguardo e pianteremo le tende vicino per raccontarci le nostre faccende, poi…riprenderemo la strada.
Carissimo Domenico,
mi piace iniziare come se ti stessi scrivendo una lettera, come si faceva tempo fa, quando ci si metteva emozione nel mettere insieme le parole. E’ cosi che mi sento, emozionato.
Eh si, perché un paio di anni fa lessi per la prima volta di Masaru Emoto, comprai qualche libro e rimasi positivamente colpito dai suoi concetti.
In seguito, circa un annetto dopo, e quindi circa un anno fa, decisi di ripetere l’esperimento delle tre ciotole di riso cotto.
Come ben sai l’esperimento è consistito nel posizionare del riso cotto all’interno di tre ciotole di vetro sulle quali sono state scritte delle parole, E rispetto le quali, il riso “avrebbe” avuto una reazione.
Naturalmente dovevo confermare questa tesi.
Così ho proceduto e ho riempito tre bicchieri di vetro con del riso cotto, coprendoli con del celophan, su due dei quali ho scritto :
– GRAZIE! SEI BUONO!
– FAI SCHIFO E PUZZI
il terzo bicchiere è rimasto con l’etichetta senza scritta per rappresentare l’indifferenza, gli altri due invece per rappresentare intenzioni buone o non buone.
Oltre alla scritta, l’esperimento è consistito nel ripetere le rispettive parole al riso, come se gli si parlasse, con cadenza quasi giornaliera.
Questi gli effetti dopo circa 1 mese e mezzo.
Purtroppo queste foto non rendono molto l’idea, ma sai, non era previsto un seguito.. si nota che il riso nei bicchieri non è uguale, e mi dispiace tu non possa sentire il profumo o la puzza e mi dispiace non aver fatto una foto che ritraeva anche le etichette, quindi dovrai fidarti delle mie parole.. ad ogni modo, nel bicchiere di sinistra si nota abbondante liquido tendente al giallo/arancione ed una massa nero-grigia (INDIFFERENTE), in quello di mezzo il liquido arriva al di sotto del livello del riso con un colore leggermente più chiaro ed una massa biancastra (CATTIVO), e nel bicchiere piu a destra il liquido è quasi assente e il colore del riso è rimasto tendente al bianco con una massa anch’essa biancastra (BUONO).
Ti assicuro che il 1° aveva un odore nauseabondo di marcio, il 2° aveva un odore tipico di muffa ed il 3° profumava di fermentazione alcolica .
E fin qui tutto normale mi dirai.. sì, fino a che non ti ho conosciuto e ti ho chiesto di costruirmi un he e due erim.
Successivamente nel mese di settembre/ottobre 2015 ho portato nel mio studio (di fisioterapia/osteopatia) un erim e l’helios, e ho deciso di far vedere ai miei pazienti come il riso avrebbe reagito alle parole, ripetendo l’esperimento.
Premettendo che nell’esperimento precedente il riso era rimasto nei bicchieri per circa un mese e mezzo, sono rimasto sbigottito e incredulo nel vedere ogni settimana e dopo più di due mesi la seguente situazione:
queste foto mostrano il risultato dopo più di due mesi in cui il riso è rimasto coperto e viziato dalle parole (si vede che è stato utilizzato un apparecchio fotografico migliore?).
Come mai il riso ha presentato un risultato così diverso?
durante l’esperimento ricordo che già a metà strada mi ero posto il dubbio: “come mai il riso non annerisce?” … guardando di fianco ai bicchieri ho notato di aver posizionato l’helios, e a circa due metri di distanza l’erim… e vai a spiegare alle persone che l’esperimento è diventato un esperimento nell’esperimento…
La conclusione che mi sono sentito di trarre è che in condizione di stress negativo o indifferente (negativissimo) l’helios e l’erim hanno rallentato il processo di decomposizione favorendo quello di fermentazione.
Nel bicchiere “BUONO” si nota un colore rosa/arancio, in quello “SCHIFOSO” si nota una colorazione più scura, e infine l’”INDIFFERENTE” ha mantenuto la sua neutralità, mantenendo un colore bianco!
Quest’ultimo a mio parere è il risultato piu incredibile, poiché dopo più di due mesi il riso non ha presentato tracce di muffa o marciume, ma ha mantenuto un colore e profumo neutro (o quasi, poiché a mio parare emanava profumazione simil-formaggio), nonostante l’approccio più negativo, e cioè l’INDIFFERENZA.
Mi sento quindi di dire che l’erim e l’helios (sarebbe bello ripetere l’esperimento utilizzando i singoli strumenti) oltre ad annullare gli effetti negativi impressi a sostanze che contengono acqua, riescono addirittura ad invertire gli stessi in positivi.
Ecco il motivo di tanta emozione.
Con affetto
in pace e amore
Piero
ERIM Ighina
Elios Ighina
perchè hai mescolato il riso? era previsto dall’esperimento?
Grande Piero, sempre avanti con esperimenti sempre più… intriganti! 😉 ti stimo fratellino 🙂
grazie per il tuo supporto, siamo tutti sperimentatori, la differenza sta nell’esserne consapevoli!
Non ricordo di aver mescolato il riso, non era previsto nelle esperimento e infatti non è stato mescolato. in realtà doveva essere una prova “per me” e non un esperimento;
fossi in te mi farei un’altra domanda: “ma è possibile? ” poi correrei a ripetere l’esperimento. è nato tutto così, per gioco..
Si grande, Da ripetere! 10 100 1000 volte.
Per me é la prova che l ” l accademia scientifica ufficiale” é oramai un dinosauro spero morente ! Che ci sono cose che noi umani non possiamo nemmeno immaginare ,la vera essenza dell universo,che si’ non mi é dato di conoscere , né pretendo violare , , forse meglio comprenderne la complessità , potrebbe aiutarci a risvegliare la coscienza collettiva questo mi dico!
Un bicchiere è fernentato e gli altri no, mi pare assolutamente normale. L’esperimento per essere valido deve essere ripetuto più volte e con la tecnica del doppio cieco, solo così si potrà avere un responso veramente scientifico.