E’ esistito in passato qualcuno che ha messo a punto uno strumento in grado di prevedere, oltre al tempo meteorologico, anche il terremoto? Forse. Lo trovo’ nel 1947 don Fulvio Deamantini, parroco di una chiesa di Gorizia, nella credenza ereditata da una zia. Era uno strano oggetto di fattura artigianale, in pratica una tavoletta di legno, che aveva fissate una ampolla con all’ interno un liquido trasparente, alla sinistra una colonna termometrica tarata in gradi Rèaumur. L’oggetto aveva delle scritte in tedesco, alla sommità la parola “Baroskop”. Si racconta che il prete che lo trovo’ prese ad osservarlo e si rese conto che in effetti sul tempo ci azzeccava, cosi’ la pioggia o il sole non furono più una sorpresa per lui. Un giorno pero’ scopri’ con preoccupazione che il liquido nell’ ampolla aveva assunto un colore particolare, con la parte superiore rossa e quella inferiore giallo paglierino. Questa conformazione nella descrizione annessa corrispondeva ad una parola in tedesco :”ERDBEDEN” che nella nostra lingua si traduce “TERREMOTO”. Era il 5 maggio del 1976 ed il giorno dopo vi fu’ purtroppo il tremendo sisma del Friuli. Lo strumento rimase in quella particolare composizione sino al mese di settembre, quando ci furono altre forti scosse, poi il liquido torno’ alla normalità come lo sciame sismico che si fermo’. Il baroscopio di Gorizia riprese quella sembianza caratteristica del terremoto un altra volta prima del terremoto in Slovenia del 1988, dopodichè si dice che smise di funzionare (?) . Il particolare strumento è stato poi ereditato da un nipote di don Fulvio e sarebbe ora inutilizzabile, non più funzionante, ma forse sarebbe possibile riprodurlo. Navigando in rete troverete che il baroscopio ha molte analogie con il “bicchiere della tempesta” , strumento utilizzato sin dalla spedizione Darwin negli anni 1834-1836. Maneggiando con estrema attenzione i componenti chimici necessari a fabbricarlo e preoccupandosi di indossare tutti i dispositivi adatti alla protezione personale, potrebbe essere interessante l’ esperimento di autocostruirlo e sperimentarlo nelle zone a rischio sismico, (in pratica tutta l’ Italia) le istruzioni che vi elenco le ho prelevate da qui’
Ingredienti per realizzare il bicchiere della tempesta.
2,5 g di nitrato di potassio 2,5 g di ammonio cloruro 33 mL di acqua distillata 40 mL di etanolo 10 g canfora
Sciogliere il nitrato di potassio e cloruro di ammonio in acqua, aggiungere l’etanolo, aggiungere la canfora. Mettere in provetta tappata.
Mark Ford, che fa il bicchiere della tempesta da anni, dice di usare la canfora naturale Mr. Ford consiglia di sciogliere il nitrato e cloruro di ammonio in acqua, invece la canfora in etanolo. Poi, lentamente, mescolare le due soluzioni . Egli consiglia anche di riscaldare la soluzione per garantire la completa miscelazione. Mr. Ford non usa mai un tappo di sughero, preferendo sigillare il composto in tubi di vetro di piccole dimensioni.
Non importa quale metodo scegliete per costruire un bicchiere della tempesta, al lettore si consiglia di utilizzare la cura adeguata nella manipolazione di sostanze chimiche.
La premessa del funzionamento del bicchiere della tempesta è che la temperatura e la pressione influenzano la solubilità, a volte con conseguente liquido chiaro, altre volte provocando precipitanti alla forma. Il funzionamento di questo tipo di bicchiere tempesta non è completamente conosciuto. In barometri simili, il livello del liquido, generalmente colorato, sale o scende nel tubo in risposta alla pressione atmosferica. Certo, la temperatura influisce sulla solubilità, ma i contenitori sigillati non sono esposti ai cambiamenti di pressione che causerebbero gran parte del cambiamenti osservati. Alcuni hanno proposto che le interazioni di superficie fra la parete di vetro del barometro e il contenuto liquido possano spiegare la formazione di cristalli .(?) Altre spiegazioni a volte includono gli effetti di elettricità o quantum tunneling attraverso il vetro. Insomma, e questo lo dico io, non lo sa nessuno come funzionano il baroscopio e il bicchiere tempesta, ma MOLTO PROBABILMENTE sfruttano la stessa legge fisica, sconosciuta sopratutto a quelli della protezione civile, che continuano a dirci che il terremoto non si puo’ prevedere, in barba al baroscopio, a Raffaele Bendandi, a Dionysios Dimakos. Ad ogni modo, una volta realizzato lo strumento, il liquido dovrebbe reagire nei seguenti modi: 1 – liquido chiaro: sereno bel tempo
2 – liquido torbido: tempo variabile
3 – piccole campane nivee: pioggia
4 – liquido torbido con delle stellette: temporale
5 – cristallizzazione: nuvoloso
6 – penne salienti: vento
7 – nuvole grosse: burrascoso
8 – stellette e tenue cristallizzazione: neve
9 – una strato di ghiaccio sopra: forte gelo
10 -sedimento sopra e liquido chiaro sotto: terremoto
Altre fonti : Umberto Cordier “Guida ai luoghi misteriosi d’Italia”
ciao, scusa un informazione tu hai gia’ provato a costruirne uno…. di baroscopio ? vorrei provare a farne uno ma ho dei dubbi … riguardo le sostanze….
grazie
ps. troppo interessante questo blog 🙂
No, non ho ancora provato, so’ che almeno due utenti del blog si stanno cimentando,ma non ho avuto notizie negli ultimi giorni. Addirittura c’e’ chi ha visto il baroscopio e sostiene che all’ interno dell’ ampolla ci siano delle particelle che paiono metalliche
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ERIM
ERIM di Ighina, strumento bioenergetico, ma anche altre invenzioni del genio di Imola. Per informazioni sul magnifico sistema sperimentale per armonizzare i cicli biologici degli esseri viventi, inviate una email all' indirizzo email evidenziato qui' sotto.
Per fabbricare la nostra Va2011 Valvola antisismica , il nostro ERIM, Erimini , Valvolina , Helios e quant’ altro , non diamo alcuna istruzione. Come già descritto abbiamo effettuato delle modifiche agli strumenti , anche grazie ad anni di sperimentazione, correzioni che non intendiamo divulgare.
Non ce ne vogliate, abbiamo i nostri motivi , che sono validi.
Ma se invece vi sentite offesi, rammaricati, provate per noi sentimenti di odio e vendetta...noi ,sappiate bene ,non temiamo alcunchè (siamo della lega di chi se ne frega).
Se , viceversa ,volete eseguire il progetto di Emiro Medda della Valvola dei terremoti , i disegni sono reperibili in rete , anche in questo blog , cercate con il tag “disegni valvola ” e li troverete. Nel caso , poi , abbiate bisogno un consiglio , un dato, una riflessione e sempre se avrete la pazienza di aspettare la risposta, siamo qui , quasi a disposizione.
Stiamo testando la valvola antisismica di Ighina, ne sono state istallate 27 in giro per l' Italia.
Chi volesse partecipare alla sperimentazione non ha che da chiedere informazioni a Domenico scrivendo una email all' indirizzo indicato qui' sotto, verrete prontamente contattati.
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ERIM: le sue proprietà sono dovute alla sua caratteristica forma. Le tre spirali gialle rivolte verso l’alto,concentrano l’energia solare. Le tre spirali e la base concentrano l’energia terrestre (attenzione parliamo di energia o meglio di bioenergia o prana) convogliando queste due energie,più esattamente una sola energia solare positiva riflessa dalla terra in negativo,sulle spirali verdi si forma un’onda ritmo magnetica sole-terra. Entro questo ritmo si sviluppano tutti i ritmi di tutto l’esistente sulla terra animato o inanimato. Perciò la funzione di ERIM è quella di normalizzare o meglio bilanciare tutte le cellule nel suo raggio d’azione. La posizione ideale di ERIM è la stanza da letto dove si trascorre buona parte della giornata. Va posizionato in un posto qualunque, non proprio vicino al muro, una distanza di 10-20 cm. è sufficiente. ERIM bonifica o bilancia la stanza e quando ci siamo noi farà altrettanto.Questa descrizione è interamente tratta dal sito http://www.ascensione.org/
le_scoperte_di_ighina.htm
Elios di Ighina
Agli amici copioni
Mi prendo la responsabilità per tutto quello che scrivo personalmente in questo blog, ma anche la paternità.Quindi i miei articoli sono tutelati con licenza creative commons, se vuoi copiare in toto o in parte quello che scrivo, devi segnalare con link diretto la fonte. Senno' ti stramaledico, e passo a tutelare i miei interessi. :)
Questa foto che vedete qui' sopra è del dispositivo chiamato ELIOS. Esso concentra la massima energia nella cavita’. E’ un dispositivo in grado di distruggere ogni inquinamento tossico, incluse le radiazioni nucleari. Alimenti esposti alla sua azione cambiano completamente perche’ ogni sostanza chimica che dovesse essere stata aggiunta ad essi, viene sciolta dal bilanciamento scaturito dal ritmo ottenuto da un segnale multi onda comprendente un intera ottava di colori. Ogni tipo di materia riceve un certo tipo di beneficio da essa. Questo segnale è un fenomeno stabile, con particelle in rotazione provenienti dal Sole dalle altre stelle, che impattano la Terra, l’ energia viene assorbita e poi riflessa per tornare alla sua origine, generando il fenomeno opposto. Tutto nasce e cresce in questa colonna di particelle di luce, questa energia viaggia a fianco a fianco con la luce. Questo fenomeno è il Ritmo Solare Terrestre, ed è l’ alimentazione del pianeta,un continuo bilanciamento crescente, tutto è in questo fenomeno. Ogni materia ha un suo ritmo da sommare al Ritmo Solare Terrestre. Questo ritmo è l’ unico reale e rappresenta lo stato di tensione della materia. La materia cresce e si evolve da esso. Se si modifica il ritmo con inquinamenti, radiazioni ed altri fenomeni di tipo distruttivo, si distrugge il normale lavoro della Natura. Questo dispositivo concentra il lavoro della Natura localmente e migliora la salute, la vita, l’ambiente. ELIOS non è altro che un risuonatore passivo sintonizzato con la sua forma per risuonare all’ unisono con il segnale armonico proveniente dall’ Universo. E’ costituito da un anello di legno dipinto con sette fori in una forma a ettagono nel suo perimetro interno. Questo anello viene sostenuto da tre gambe disposte a triangolo. In ogni foro viene posto un cilindretto di plastica colorata, ognuno con un diverso colore e posti con un ordine particolare. Il conduttore sinusoidale che si puo’ vedere è fatto di alluminio, ritorto in senso orario, ricordalo. Le due estremita’ finiscono in due fori vicini, una punta verso il cielo, l’ altra verso la terra. Attenzione, il dispositivo va’ posto in terreno aperto,non di cemento, perche’ questo materiale (il cemento ndr) genera uno sfasamento del segnale e distrugge il buon ritmo.Il fenomeno avviene all’ interno del cerchio e lungo il perimetro. Per aumentare l’ ampiezza del segnale si possono mettere delle bottiglie di vetro piene d’ acqua, una all’ interno del cerchio e sei all’ esterno, lungo il perimetro. Dopo qualche giorno basta osservare l’ ambiente, tutto cambia! Vi è una esplosione di vita! Accade ognuna delle cose che vi ho descritto, come e quando succede dipende dal tempo e dall’ ampiezza del segnale. Il dispositivo ha bisogno della luce del sole per lavorare meglio.Descrizione copiata dal sito http://www.rexresearch.com/
ighina/ighina.htm
Manufactures and sells tools Pier Luigi Ighina. E.R.I.M. ELIOS ERIMini, Earthquake Valve For info send an email to
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ciao, scusa un informazione tu hai gia’ provato a costruirne uno…. di baroscopio ? vorrei provare a farne uno ma ho dei dubbi … riguardo le sostanze….
grazie
ps. troppo interessante questo blog 🙂
No, non ho ancora provato, so’ che almeno due utenti del blog si stanno cimentando,ma non ho avuto notizie negli ultimi giorni. Addirittura c’e’ chi ha visto il baroscopio e sostiene che all’ interno dell’ ampolla ci siano delle particelle che paiono metalliche
a ok ok, grazie cmq…. sono disperata perche’ ho dei dubbi sull etanolo….. e non essendo un chimico… non vorrei fare cavolate…..