L’ ansia di Fukushima

Japan Earthquake

 

L’ undici marzo 2011 un forte terremoto provocò il devastante tsunami che colpì le coste del Giappone investendo e distruggendo la centrale nucleare di Fukushima.
In seguito la nube radioattiva fuoriuscita dai reattori danneggiati rese necessaria l’ evacuazione della popolazione in un raggio di circa 60 km.
Negli anni a seguire l’ organizzazione sanitaria giapponese intensificò i controlli sui residenti della zona a causa del fondato timore di un aumento di malattie correlate all’ esposizione alle radiazioni.
In effetti gli studi pubblicati rivelano un significativo aumento di casi di tumore alla tiroide nei bambini, (sino al 58% in più già due anni dopo il disastro) di un incremento rilevante di probabilità di contrarre la leucemia nei ragazzi ed il cancro al seno nelle ragazze esposti alle radiazioni .
I giovani ed i bambini risultano essere i più sensibili di contrarre una malattia in seguito alle radiazioni ma il governo ufficialmente non conferma che ci siano correlazioni fra l’evento catastrofico e l’ aumento dei tumori.
Ora sono trascorsi piu di tre anni dall’ evento più drammatico, anche se è solo dell’ agosto 2013 la segnalazione di acqua radioattiva fuoriuscita dall’ impianto, informazione peraltro subito smentita dal governo che trova sempre il modo di calmierare l’ allarmismo causato da informazioni provenienti direttamente dalla zona.
Già ……il governo.
Ci sono interessi politici ed economici che spingono perchè nel paese vengano costruite altre centrali nucleari, per ottenere questo è assolutamente necessario dimostrare che non ci sono problemi nel distretto di Fukushima, che i dati allarmanti rilevati sono dovuti al maggior controllo effettuato sulla popolazione , che la falda acquifera non viene contaminata e che la situazione è sotto controllo totale.
I residenti evacuati ricevono pressioni dal governo per tornare.
Da tempo vengono eluse le richieste dell’ opposizione al governo attuale e di parte dell’ opinione pubblica, perchè venga fatto un controllo altrettanto accurato parallelo a quello di Fukushima , ma in un altra parte del paese per potere poi paragonare i risultati.
Nessuno sa con certezza che cosa succederà a questa parte della popolazione nei prossimi 10 anni ed esperti del settore non legati a poteri governativi mettono in guardia dalla possibilità che il gene di milioni di persone sia irrimediabilmente danneggiato e che le conseguenze negative saranno anche a scapito delle future generazioni.
Per fare un paragone si puo’ considerare il disastro di Chernobyl dove l’ incidenza di cancro nei bambini è aumentata sino a 60 volte nei 5 anni successivi alla catastrofe e dove ora, dopo 25 anni, è ancora costantemente in aumento.
Chiude il preoccupante quadro la scoperta di tracce di plutonio in parchi a 60 km da Fukushima e di volatili con malformazioni simili a quelle degli animali malati rinvenuti a Chernobyl.

Tutto questo è causa di problemi psicologici in una vasta parte della popolazione giapponese che dopo il disastro si trova anche a dovere affrontare il problema di una controversa informazione dove in gioco c’e’ prima di tutto la vita di migliaia di persone.

 

 

Come difendersi dalle radiazioni nucleari  link

 

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