Metodo Bates, invece degli occhiali.
Né da vicino né da lontano,non vedo piu’ una mazza, devo ammetterlo, ho iniziato con qualche problemino la sera, alla guida, da lontano, le luci delle altre auto che mi incrociavano sparacchiavano dappertutto. A una certa distanza non riconoscevo i miei colleghi, Armando era Joseph , il problema è che Joseph è di colore, Armando albino. Poi anche i miei amati libri non si lasciavano piu’ capire, le lettere andavano una sull’ altra, le righe si sormontavano, il computer era una tragedia, ingrandivo tutto, nascondevo il fatto a me stesso.
Iniziai ad usare gli occhiali di mia moglie, quasi in incognito, ne ha un paio rosa, sulla ovovia una volta un bambino di otto anni mi chiese :”Scusi signore, lei è gay?”
Poi un vecchio amico, quando si accorse che scambiavo le banconote da 20 euro con quelle da 5, ( a mio favore ) mi presto’ un paio di occhiali da lettura. Mi stavano 4 volte e dovevo tenerli con le mani , ma sembrava che qualcuno avesse acceso la luce.
Mi decisi ad andare dall’ oculista, il giorno dopo avevo il mio bel paio di occhiali su misura. Iniziai ad usarli,per leggere, sul computer, per i miei lavori di precisione. Ci vedevo bene, molto bene, come un aquila direi, troppo bene… mi accorsi che quando toglievo le lenti ci vedevo peggio di prima!!
Allora il dubbio mi sorse spontaneo: ma gli occhiali da vista la peggiorano? La risposta è si’.
Una rivoluzionaria ipotesi diventata poi ricerca studio e realtà riguarda il metodo Bates. Il Dott. William Horatio Bates (1860-1931)è stato un medico statunitense , ha elaborato un metodo per la cura dei difetti visivi, come al solito in questi casi mai riconosciuto dalla scienza. Cito una volta tanto Wikipedia, anche se la considero stampa dell’attuale regime: Il Dott.Horatio Bates…
…nel 1921 pubblicò Vista perfetta senza occhiali in cui teorizzava il metodo Bates per il per il recupero delle facoltà visive (miopia, astigmatismo etc.) tramite il corretto uso degli occhi. Secondo la sua tesi, scientificamente priva di riscontri, gli occhi verrebbero male utilizzati in seguito all’erronea idea che per vedere meglio è necessario uno sforzo o la concentrazione. Ipotizzava la possibilità di migliorare la vista senza il ricorso alla chirurgia e senza il ricorso agli occhiali che, sempre a suo dire, imporrebbe una condizione di sforzo continuativo che tenderebbe a bilanciare quello delle lenti, portando alla lunga un inevitabile peggioramento dell’imperfetta visione e del benessere generale della persona. Le sue tesi sono state dimostrate essere infondate.*
Ha inoltre ipotizzato un ruolo funzionale dell’immaginazione e della memoria, che riteneva fossero importanti quanto se non di più della reale luce che proviene dagli oggetti e viene impressa sulla retina.
*Pensate al solito balletto di interessi che vi è dietro la tradizionale scienza oculistica, operazioni, visite, controlli, lenti. Un esempio per tutti: Luxottica, azienda produttrice di occhiali, italiana, leader nel mondo, ha fatturato 6,2 miliardi di euro nel 2011, wow!
Bene, ce n’e’ abbastanza per approfondire : se avete sentito parlare del Dott. Hamer e della Nuova Medicina Germanica, oppure della Dott.ssa Gabriella Mereu con la sua Terapia verbale, avete già esplorato quelle teorie per cui qualsiasi malattia ha un fondamento psicologico, oppure un trauma scatenante. Guarda un po’, se n’era accorto anche il Dott. Bates nel 1919 per quanto riguarda i problemi della vista, egli infatti non potè fare a meno di notare che chi ha problemi visivi muove gli occhi molto meno di chi ha una vista normale, con il rifiuto del movimento che si estende anche a molti altri campi, coinvolgendo così il corpo, le emozioni, il pensiero.
Chi vede male cerca costantemente di crearsi un luogo “sicuro” , dove le cose non cambino mai , dove le attività siano poco intense, l’ambiente piu’ stabile e sicuro finisce per essere il proprio pensiero, forgiato nel tempo con certezze e punti fermi. Quindi si sceglie di privilegiare una vita “pensata” e non vissuta, fissare un punto, stare fermi, paura di novità, cose nuove.
A volte le cause sono dovute a traumi infantili dove assistendo ad una lite tra mamma e papà il bambino cerca di superare la difficoltà fermando lo sguardo, irrigidendosi e smettendo quasi di respirare, questo atteggiamento sarà poi utilizzato in seguito anche in età adulta, davanti ad ogni cambiamento o difficoltà della vita. Ma il metodo Bates fa mettere via gli occhiali, e poi? Per ottenere risultati in problemi di miopia, ipermetreopia, astigmatismo, presbiopia, strabismo, persino nella cataratta, il metodo si basa su tre principi che vanno appresi: il movimento, la centralizzazione, il rilassamento.
Dovete muovervi in pratica, lo so’, è dura, si stà cosi’ bene dentro i vostri pensieri, iniziate con un gesto semplice, cliccate quì, la vita va vista & vissuta.
Ti consiglio la lettura di questo articolo:
http://www.solarhealing.it/sgprocess.htm
Dino
Ho acquistato questo tipo di occhiali che si basano appunto sul metodo Bates qualche anno fa perchè da un pò di tempo avevo difficoltà a leggere, ed effettivamente li ho trovati utili.
Dubito però che possano servire a correggere il difetto, come mi è stato detto.