Monopolio del monopolo
“In questo paese ormai oscenamente bipolare, ci mancherebbe che si parlasse ancora di monopolo.” (D. Caputo’)
Cento anni fa vi erano già ricercatori che ipotizzavano il monopolo , ossia l’eventuale, auspicabile esistenza di un polo magnetico pur in assenza o separazione dell’ altro. E a che servirebbe un monopolo? Seppur l’ articolo possa apparire a tratti sibillino non intendiamo occuparci di politica moderna, dove il monopolo spaventa i tenutari del monopolio, a causa di evidenti sconvolgimenti che un idea, seppur giusta , sensata , condivisa, potrebbe portare nel campo dell’ amministrazione dei popoli, dove sembra impossibile gestire il meccanismo pubblico senza contrapporsi ad un polo differente, criticandolo, interrompendolo, ostacolandolo nel suo lavoro sino a renderne inefficace qualsiasi azione. Restiamo allora nel campo della fisica dove il monopolo ha da sempre affascinato scienziati di ogni dove, per la eventuale possibilità di separare la polarità di una magnete, ma anche di tutta la materia , utilizzando poi il negativo o il positivo al meglio, a seconda della bisogna. Il tentativo in realtà sembra piuttosto complicato, al limite del fantascientifico. In natura tutto ha un polo positivo, uno negativo, da qualsiasi parte la si guardi questa realtà appare subito evidente, sia nel campo della fisica che in quello spirituale ed eterico, tutto l’ universo conosciuto sembra rispettare la regola dei due poli contrapposti : dal biblico albero del frutto del bene e del male agli elettroni di un atomo, dalle contrapposizioni di yin e yang alle connessioni nella batteria dell’ auto, e via via aguzzando l’attenzione sino a “vedere”il polo positivo nelle foglie e nei rami di un albero e il negativo nelle sue radici, il piu’ è del maschio? Allora il meno femmina! Quante terapie prevedono l’equilibrio della polarità? Il nostro corpo è un continuo pulsare di battiti energetici che percorrono il tragitto dal polo positivo al negativo in un armonico scambio che regola la nostra vitalità. Quindi se una polarità e’ sempre presente in tutta la materia, in tutte le forze individuarla è un primo passo per utilizzarla e forse un giorno dividerla? Cosa succederebbe se la scienza scoprisse la polarita’ della forza di gravità? Forse che non si potrebbe, escludendo un polo, sollevare massi del peso di tonnellate semplicemente facendoli galleggiare come astronauti nello spazio? E se la ricerca si spingesse sino a scoprire come neutralizzare il polo di una malattia degenerativa, disinnescandola? A tutto oggi periodicamente si sente gridare eureka! spesso da laboratori americani giungono informazioni di scoperte sensazionali, di recente esperimenti con un misterioso spin ice avrebbero dimostrato l’esistenza dei monopoli, ma solo in un dato tipo di cristallo congelato all’ inverosimile. Wow, visto cosi’ il monopolo alla casalinga di Voghera non servirà ad un piffero. Di contralto a questi recenti esperimenti vi è stata quella del ricercatore Ighina, 30 anni fa,che sosteneva: “Il monopolo è il principio positivo o negativo dell’energia solare. L’energia solare è la parte principale della polarità; bloccandola e riflettendola, diventa negativa. L’energia solare arriva sulla Terra, viene bloccata e riflessa e quindi diventa energia terrestre. Dall’interazione dell’energia solare con quella terrestre si produce materia. Tutto qui. Semplice no?” Bhe’, proprio semplice non direi, perchè da queste parole si evince che la materia nasce dall’ incontro del monopolo negativo e positivo, che quindi la bipolarità presente in ogni essere vivente e non , si crea ad un dato momentum, un attimo eterno in cui due monopoli in contrapposizione , ma in risonanza per un evidente fattore di frequenza, si attraggono, avvitano ,creano. Insomma, il monopolo esiste come preludio alla materia, come potenziale e non è piu’ scindibile dalla materia creata, sempre bipolare, se non per distruggerla, magari con un arma invincibile, come il raggio della morte messo a punto nel periodo fascista, da Guglielmo Marconi, è veramente possibile che quella mitica arma avesse a che vedere con i monopoli magnetici raccontati con la geniale semplicità di Pier Luigi Ighina. Quindi,concludo questa breve dissertazione con una semplice osservazione: due mono-poli, per andare d’accordo e creare energia, materia, devono essere in risonanza, altrimenti è meglio, auspicabile, andare alla fonte ed estrarre un monopolo, sempre che non sia sottoposto a… regime di monopolio.
The experiment of “neutralization” of a dense agglomeration of clouds made by frontier scientist Pierluigi Ighina.
E qui’ ti volevo…