Ragnatele sulla fisica di Einstein


L’ unica sorpresa dovrebbe essere dovuta al fatto che gli scienziati del CERN sembravano non aspettarselo, lo hanno considerato alla stregua di un “risultato pazzo”.
La teoria di Einstein della relativita’ ristretta, sulla quale si è praticamente fondata la fisica in quasi tutto l’ ultimo secolo,  e per cui nulla nell’ Universo potrebbe superare la velocita’ della luce, è sbagliata.
Durante un esperimento al Cern di di Ginevra divulgato il 22 settembre 2011,alcuni neutrini lanciati  in direzione  dei laboratori del Gran Sasso, sono arrivati leggermente in anticipo rispetto al limite teorizzato.

Non posso dimenticare che il primo a sostenere che negli studi di Einstein c’erano degli errori e che dimostro’ con teorie, esperimenti e formule matematiche la veridicita’ delle sue affermazioni sia stato l’italiano Ingegner  Marco Todeschini e di questo disquisì’ in infinita’ di conferenze tenute per divulgare il suo libro che i suoi concetti  descrive: “La teoria delle apparenze”.

Negli anni  60  la sua teoria fu’ ampiamente divulgata ed in breve  divento’ l’ anti Einstein.
Nel 1966 un ulteriore conferma venne dall’ esperimento dello scienziato americano Harold Peake .Questi annuncio’ di aver provocato, in un tubo a raggi catodici,lo spostamento di una macchia luminosa a una velocita’ di 322 mila chilometri al secondo, superiore di conseguenza di 22 mila chilometri alla velocita’ della luce
Questo non cambio’ di una virgola la diffusione della teoria del fisico svizzero Albert Einstein che divenne la regola su cui basare e direzionare le successive ricerche. Auguriamoci che questa volta la “scoperta” non venga di nuovo congelata.
Il bello è che questo è solo il primo tassello, da cui iniziare a smontare una montagna di calcoli, ricerche, convinzioni che partendo dalla insuperabile velocita’ della luce prosegue con il sostenere lo spazio vuoto, sino ad arrivare alla teoria della relativita’ generale.
Onore e gloria al grande Einstein, che senza i mezzi della scienza moderna arrivo’ a formulare ipotesi e teorie confutate per decenni, ma è ora il momento di cambiare.
Nell’ attesa che i dati vengano confermati e  che gli esperimenti siano ampiamente descritti, si puo’ ipotizzare un nuovo ciclo per le ricerche sulla natura dell’ universo.

1 Comment

  1. Alonzo Chihuahua
    Nov 20, 2011

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