Telethon, non lasciamoli soli.
Qualche anno fa’ mi sono trovato in una di quelle situazioni per cui avevo bisogno di sfogarmi con la persona giusta. Grazie alla legge Universale attrassi a me un conoscente che si presto’ ad ascoltare il mio disagio in silenzio. Quando’ capi’ che avevo buttato fuori tutto il mio dispiacere volle comunicarmi qualcosa che potesse darmi il coraggio per affrontare un difficile problema di salute che era toccato ad un mio famigliare. Mi disse che il suo bambino, di 7 anni, aveva la distrofia muscolare . Ora… io non conoscevo il figlio di questa persona, con cui avevo dei saltuari rapporti di lavoro, e di cui apprezzavo la calma esemplare con la quale risolveva qualsiasi tipo di problema, ma improvvisamente mi resi conto che io avevo sfogato le mie appena sopraggiunte paure con un uomo che da anni ormai le paure le aveva chiuse in un cassetto ed aveva deciso di regalare al suo bambino la migliore vita che gli potesse dare. Ma questo non voleva significare che fosse rassegnato agli eventi, anzi! Mi racconto’ che anche se aveva ormai accettato il fatto che suo figlio fosse malato , aveva ancora molta fiducia nella ricerca,e che sperava in un notevole sviluppo in quella delle cellule staminali. Quella sera sono tornato a casa, dai miei bambini, che hanno il dono piu’ grande, quello della salute, ed insieme a mia moglie, a cui ho raccontato il fatto, abbiamo riflettuto sui pensieri che possono affollare la testa di un genitore il cui bambino è afflitto dalla distrofia muscolare oppure da qualsiasi tipo di malattia degenerativa. Mi è venuto in mente che forse davvero Dio pone la croce sulle spalle di chi puo’ portarla,ed ho provato un moto di ammirazione non solo per i genitori di quel bambino di 7 anni, ma per tutti i genitori che si trovano ad affrontare queste situazioni, che magari si sommano alle piu’ tradizionali che tutti abbiamo e che giudichiamo insormontabili. Per non lasciarli soli possiamo solo aiutare la ricerca, donando qualche euro a Telethon, da quest’anno anche in rete, contribuiamo a dare una mano a questi papa’ ed a queste mamme, ed una speranza ai loro bambini. Domenico
Le parole possono essere interpretate a secondo dei sentimenti di ognuno di noi, quindi….
GRAZIE