La valvola dei terremoti di Ighina

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La Va2011, valvola dei terremoti di Ighina, viene realizzata da nove anni nei nostri laboratori, in questo lasso di tempo abbiamo costruito decine di queste apparecchiature, istallate per lo più in Italia, una buona parte in zone ad alto rischio di sismicità.

La teoria su cui si basa questo esperimento scientifico necessita di ulteriori approfondimenti, ma ovunque sia stata inserita una nostra valvola antisismica, il terremoto, anche se vicino, non ha mai fatto danni, per un raggio di 3,5 km dal posizionamento nel terreno. 

Ad avvalorare le nostre affermazioni, le testimonianze scritte delle persone che hanno beneficiato della istallazione, la loro disponibilità a confermare personalmente le loro esperienze, ma sopratutto i dati rilevabili sul sito dell’ INGV, dove basta inserire la data di posizionamento e verificare, nello stesso lasso di tempo, di quanto si è abbattuto il numero di eventi sismici per frequenza e magnitudo. Il dato è così evidente da dovere definire come impossibile per essere casuale.

Data la particolare funzione dello strumento e considerando lo stato della ricerca, esso viene fornito come opera artigianale di arte, regolarmente registrata presso il Ministero delle Belle Arti. Non necessita di permessi per l’ istallazione in qualsiasi giardino, non è alimentato da corrente. Per informazioni sulla istallazione della valvola dei terremoti Va2011 andate sul sito www.cambioilmondo.it e contattateci. Un nostro tecnico valuterà la opportunità di posizionamento e potrà presentarvi una quotazione .

La storia della valvola 

Pier Luigi Ighina (1908-2004) era uno spirito libero, un genio incuriosito dai processi della Natura in maniera totale. Egli confermava di avere collaborato con Guglielmo Marconi.

Pur non avendo una cultura accademica, egli possedeva una conoscenza intuitiva tale da portarlo a realizzare apparecchiature, anche relativamente complesse, con la certezza di riuscire ad ottenere l’ effetto desiderato. Nella sua lunga vita inventò tutta una serie di strumenti, macchine, dispositivi che avrebbero potuto cambiare il mondo, se la sua opera non fosse stata derisa dalla fisica tradizionale. 

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Dalla scoperta dell’atomo magnetico, individuato con un microscopio lenticolare atomico di sua invenzione, alla elica per controllare il clima, dal monopolo magnetico agli esperimenti per manipolare la materia e tanti altri utili per preservare la salute, effettuare la fusione di metalli a distanza, sfruttare una energia rivoluzionaria. 

Ad Imola, dove risiedeva, inventò ed installò anche una valvola antisismica, questa è un apparecchiatura conica, piantato nel terreno, con una spirale metallica sovrapposta alla struttura. Secondo la teoria del suo inventore, è in grado di scaricare l’ energia tellurica, come fa la valvola di sicurezza di una pentola a pressione, che si apre quando si è superato un calibrato limite, liberando l’ energia senza arrecare danno. 

Andarono ad intervistarlo, incuriositi, molti giornalisti, fra cui quelli della trasmissione Report, di RAI tre. Le riprese di quell’ incontro restano una pietra miliare nel campo delle scienze di confine, un esempio di come succede a volte che, anche davanti all’ evidenza, una scoperta geniale possa essere ignorata.

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Descrivendo la sua valvola dei terremoti Ighina mostrò i giornali dell’ epoca, una notizia di cronaca del 2 gennaio 1996, dove si legge di un terremoto che aveva colpito Faenza e Modena, ma che non si era minimamente sentito a Imola, dove era da anni istallata quella valvola. 

Ighina morì senza avere ottenuto riconoscimenti ufficiali dal gotha della scienza dell’ epoca, nessuno mai cercò di approfondire le sue ricerche sino a qualche anno dopo la sua morte. I fisici Preparata e Del Giudice, furono fra i pochi a commentare in maniera positiva i suoi studi, forti di una conoscenza che aveva già superato il livello scientifico di quegli anni, avendo anche essi intuito la possibilità di manipolare la materia ottenendo la fusione fredda. 

La valvola di Ighina viene replicata. 

Nel 2010, trovai in rete i disegni dell’ Ing. Emiro Medda, un tecnico che aveva collaborato con Ighina. Egli offriva i disegni della valvola a coloro che fossero in grado di replicarla così come il Maestro gli aveva spiegato che fosse realizzata, con alcune modifiche migliorative rispetto al progetto originale, che ormai aveva una ventina di anni. 

L’ idea mi allettava, ma in internet, si sa, la mancanza di contatti personali effettivi, fece si che volessi alcune conferme prima di cimentarmi nell’ impresa. Io volevo fare una valvola più piccola, gestibile, ugualmente performante. 

Pubblicai alcuni post sull’ argomento e mi scrisse Alberto Tavanti, assistente di Ighina per 40 anni, autore dei libri più conosciuti su Ighina, unico suo vero Amico fra i tanti millantatori che ho incontrato in questi dieci anni. Con Alberto stringemmo una fraterna amicizia, collaborando sino a poche settimane prima della sua scomparsa, elaborando il progetto basato sui disegni dell’ Ing. Emiro Medda, ma riproporzionando la valvola sino a realizzarla in metri 2,40, di cui solo mt. 1,20 svettano dal terreno. Più discreta, ugualmente efficace, solo con un raggio di azione inferiore all’ originale, la nostra Va2011 copre un raggio di 3,5 KM. dalla istallazione con terremoto di magnitudo 5,8 verificato sul campo.

Dal 2011 iniziarono le istallazioni in Italia, non tutte in zone ad alto rischio sismico, ci sono persone che hanno chiesto la fornitura in territori relativamente quieti, per una loro esigenza di tranquillità e sicurezza, oppure perché grandi estimatori di Ighina e fiduciosi del nostro buon lavoro. Anche a loro va il mio personale ringraziamento per partecipare a questa sfida. 

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In questa foto abbiamo colto il momento dell’ innesco della valvola Va2011 a Catania, fatta analizzare risulta originale , esperti del settore la ritengono un documento di notevole importanza per il proseguo delle ricerche.

Ecco alcuni dati verificabili

Canossa (Ciano d’ Enza) istallazione del 2 maggio 2012

dopo l’ istallazione sono passati sette anni quattro mesi ci sono stati nella zona 8 eventi sismici di magnitudo 3+.

Andiamo ora a vedere quanti eventi sismici con magnitudo 3+ prima dell’ istallazione nello stesso lasso di tempo quindi dal 2 settembre 2004 al 2 maggio 2012 …..abbiamo 33 terremoti.*

Di seguito altre istallazioni , che potete verificare anche voi sul sitoINGV:

Sarmede (TV) istallata il 28 febbraio 2018 (sette eventi senza valvola , ridotti a tre dopo l’ istallazione).

Rassina (AR) dal 27 giugno 2017 hanno la valvola ( 28 eventi sismici senza valvola, ridotti a 22 dopo istallazione )

Melizzano (BN) il 23 ottobre 2018 abbiamo piazzato lo strumento (9 eventi prima dell ‘istallazione , diminuiti a 3 dopo )

Santa Venerina (CT) dal 12 aprile 2019 la Valvola è li…(ben 48 terremoti 3+ senza nessuna protezione…8 eventi sismici dopo la recente istallazione ).

Catania viale Kennedy istallata il 16 febbraio 2019 ( 46 eventi prima dell’ istallazione , solo 8 eventi sismici 3+ da quando la valvola dei terremoti è lì).

Puos d ‘ Alpago (BL) 14 settembre 2018 ( 9 eventi prima , 3 dopo )

Pian di Pieca 31 marzo 2014 (11 eventi prima istallazione , 4 dopo )

Spinello il 19 dicembre 2012 un buon Uomo… fece istallare la valvola , c’erano stati ben 61 eventi sismici 3+ nella zona , dopo l’ istallazione ne contiamo 24!

L’ istallazione della valvola è semplice, come piantumare un albero, è possibile farla da se o chiedere il nostro intervento tecnico . E’ necessario un terreno soleggiato, la larghezza massima della valvola e del foro a terra è di 90 cm. La profondità del foro è di 140 cm.

n.b. Questi rilevamenti sono validi sino al 31 dicembre 2019.

*Se abbassiamo la magnitudo di controllo a due + la differenza è ancora più evidente , si passa da 346 eventi nella zona prima della istallazione a 48.

Fonti:

La scoperta dell’ atomo magnetico 

Pier Luigi Ighina profeta sconosciuto

Video:https://www.youtube.com/watch?v=SOByjPHZFzE&t=3946s

Per info contatta: altrascienza@gmail.com

Leggi anche :https://www.cambioilmondo.it/rapporto-valvole-antisismiche-centro-italia/
riguardo ai fatti del terremoto in Centro Italia, quando la valvola mostrò di funzionare in maniera evidente.