Ernst Hartmann e le radiazioni pericolose

Come ben sanno i radioestesisti e gli appassionati dell’ argomento a vario titolo, parlare di Hartmann e dei suoi nodi è una faccenda che fa’ stortare il naso non solo a chi ritiene di saperne di fisica ma anche ad uno stuolo impressionante di gente che, non conoscendo l’ argomento, comunque non esita a tacciarlo come infondato e privo di ogni riscontro scientifico.
Per fortuna ci sono e ci saranno sempre persone che ritengono il sapere dell’ uomo non concluso,che vi sono teorie magari corrette e mai accettate, ancora molte cose da scoprire,e altre da non dimenticare.
Un brevissimo accenno per i nuovi dell’ argomento è opportuno:

La teoria del Professor Ernst Hartmann (1915-1992) riguarda delle radiazioni che proverrebbero dal sottosuolo terrestre,poi meglio definito come un reticolo magnetico nocivo per la salute sopratutto nei punti di incrocio delle “maglie”,che avrebbero una dimensione di 2,5 metri per 2 con direzione nord-sud. La pericolosita’ di questi incroci sarebbe ulteriormente accentuata in presenza di una falda acquifera oppure di materiali ferrosi nel sottosuolo.
Dalle dimensioni del quadrante di questo reticolo capite quindi che è molto probabile che un letto matrimoniale sia posizionato sopra uno di questi nodi patogeni,e che dormirci sopra non sarebbe affatto salutare,sopratutto se la struttura del letto è in ferro, materia che amplificherebbe gli effetti nocivi.

Q
uindi insonnia,mal di testa, dolori alle articolazioni, nervosismo, malesseri generali potrebbero benissimo essere spiegati con il sostare per lungo tempo,magari nelle ore di sonno oppure sui luoghi di lavoro, in corrispondenza di un nodo patogeno altrimenti chiamato anche nodo cancro. Si, perchè secondo le teorie di Hartmann,se sosti per lungo tempo sopra un nodo ,ti puo’ anche venire il cancro.
Di notevole interesse il fatto che le conseguenze dello stazionare sopra un nodo patogeno o nei pressi di una apparecchiatura emanante onde elettromagnetiche (grandi antenne ricetrasmittenti,telefonia,alta tensione ,forni a microonde ecc…) sono praticamente le stesse.
Gli effetti nocivi di questi incroci pericolosi erano conosciuti gia’ dagli antichi romani, che provvedevano a edificare i loro templi in modo da evitare nodi pericolosi nei punti nevralgici della costruzione. Anche le piante se potessero eviterebbero di nascere sopra un nodo di Hartmann, vi è mai capitato di osservare in un bosco alberi con un tronco dritto e maestoso essere posizionate a breve distanza da piante della stessa natura ma con tronchi nodosi, ritorti ,come se volessero fuggire da qualcosa?
Probabilmente l’albero sfortunato cresce sopra un nodo di Hartmann che lo uccide. Anche per le piante da appartamento la storia non cambia.Ce ne sono alcune che in un dato punto crescono rigogliose,spostate di pochi centimetri….soffrono sino a morire. Nel mondo animale è possibile notare dei comportamenti che sono collegabili alla rete patogena : i gatti ,le formiche, le termiti sono animali che trasmutano i nodi di Hartmann,quindi occhio a dove ama mettersi il micio,probabilmente c’e’ un nodo.
Il brutto è che quando il gatto se ne và il nodo torna! Il cane invece è tutto il contrario,se gli mettiamo la cuccia sopra un nodo non ci vorra’ stare,se lo obblighiamo si ammalera’. Idem le api,posto l’ alveare sopra un nodo aumenteranno a dismisura la produzione di miele ma poi improvvisamente sciameranno via impazzite per non tornare piu’.
E gli esseri umani?
Sappiamo benissimo che la scienza fà passi da gigante, ma per quanto riguarda alcune gravi malattie molti sono gli investimenti e scarsi i risultati, anzi, a volte le cose sembrano andare a peggiorare .
Forse sarebbe il caso che una parte di queste grosse sovvenzioni fossero passate a ricercatori che si interessano a battere nuove strade, cercare nuove soluzioni.
Ma torniamo alla rete di Hartmann,come fare a capire dove caspita sono esattamente i nodi in casa nostra?
Ci sono aziende che rilevano la rete e offrono le tecniche per renderla inattiva,dietro il compenso di alcune migliaia di euro. E poi magari provvedono a consigliarti il materasso giusto,il tappetino protettivo,insomma ,una assistenza con i fiocchi, purtroppo non tutti hanno la possibilita’ di spendere queste grosse cifre,e allora perche’ non provare a far da sé?
Non voglio dire che individuare i nodi di Hartmann sia facile, ma aiutandosi con dei semplici strumenti prima, affinando la sensibilita’ dopo, è possibile acquisire una abilita’ sempre maggiore nella localizzazione di questi punti,preoccupandoci poi di evitarli per qualsiasi attivita’ stabile.
Allora, iniziamo a pensare allo strumento: per cominciare basteranno due appendiabiti metallici di quelli delle lavanderie. Useremo il filo metallico di cui sono fatti ,raddrizzandolo al meglio per ottenere una “L” molto lunga,come potete osservare nella foto,  la coppia di bacchette in alto.
Cliccateci sopra, la vedrete da Dio. Il lato corto di circa 10 o 12 cm. Il lato lungo di circa 75 cm. Il lato corto è in pratica l’ impugnatura, potete lasciarlo nudo oppure, se avete un po’ di pratica meccanica, infilare questo manico in un tondino di ottone di circa 6 o 8 mm.a cui bisognera’ fare un foro in testa del diametro del filo. Potrete poi inserire la vostra bacchetta dentro il tondino ottenendo un migliore isolamento magnetico dal corpo allo strumento.Attenzione che il filo metallico scorra libero nel tondino di ottone! Una volta approntate queste spartane ma efficaci bacchette,dovrete impugnarle delicatamente ,dal lato piu’ corto, con i gomiti lungo i fianchi e tenendole parallele fra di loro. Raggiunta una certa stabilità si potrà iniziare a camminare nei locali in cui mappare la rete ,senza ciondolare,facendo conto di avere una pigna di libri in testa. Quando arriverete nei pressi di un nodo patogeno le bacchette si avvicineranno,o si allontaneranno,in maniera inequivocabile. Non vi emozionate e tracciate quel punto sul pavimento. Se avrete avuto l’accortezza di procurarvi una piantina del locale,e conoscendo la regola per cui ogni quadrante della rete misura 2 metri e mezzo per due , ed ha una direzione nord-sud,non sara’ difficile rilevare tutta la rete. Fra le note da sperimentatore diretto vorrei dire che le semplici bacchette che vi ho descritto vanno benissimo per radioestesisti alle prime armi, in quanto su tale lunghezza il punto rilevato viene ben segnalato. Ma hanno un difetto,essendo lunghe ben 75 cm, rimangono difficili da manovrare vicino alle pareti. Oppure in locali ingombri di mobili o macchinari. Dopo qualche mese di esperimenti vari (leggi,se ti va’, il mio post su questo blog,”La rete, se la conosci la eviti” quì.) ho deciso che potevo provare a costruirmi un paio di bacchette piu’ sensibili,sono quelle fantastiche che vedete piu’ in basso nella foto(ve lo avevo detto di cliccare sulla foto per vederla grande?) Queste hanno l’ asta montata su cuscinetto, la spirale ritorta in senso orario le rende piu’ corte e maneggievoli sebbene la lunghezza totale del filo sia addirittura maggiore che nelle prime bacchette descritte. Usare queste piu’ sensibili è tutta un altra cosa, al momento del rilevamento del nodo le bacchette vengono attratte ma in maniera meno percettibile. Dai miei esperimenti addirittura vi posso confermare che solitamente è la bacchetta impugnata con la mano destra la piu’ attiva, e che dopo un po’ di pratica le sento quasi “vive”. Una volta mappata la casa e trovati tutti i nodi, sara’ opportuno valutare quali sono quelli pericolosi,avevamo gia’ parlato dei letti dove si passano molte ore, il divano del soggiorno, il posto a tavola, la postazione del computer,tutti i mobili dove si tengono medicine, alimenti, insomma tutti quei posti dove si staziona abitualmente o dove sono riposti alimenti e medicinali. Ora bisogna stabilire se spostare i mobili in maniera da porsi in una posizione ottimale verso la rete,qualcuno potra’ farlo. Se non si possono spostare i mobili bisogna cercare altre soluzioni, in un prossimo post vi parlero’ delle tre che ho testato, l’ ultima con esito sorprendente. Adesso tutti all’ opera,Cercatori!


39 Comments

  1. Hadraniel
    Lug 23, 2009

    Mimmuccio carissimo, avevo già adocchiato ieri il tuo post, ma non avevo avuto il tempo nè di leggerlo tutto nè di risponderti.
    Adesso voglio dirti che hai scritto un articolo bellissimo, e hai ben spiegato un argomento importante, che qui in Italia è ancora quasi sconosciuto.
    Le bacchette che vedo in foto sono meravigliose e hanno l’aria di poter funzionare molto bene. Peccato che io non sia tagliata per fabbricare cose del genere, quindi mi devo accontentare di strumenti molto più rozzi e assai meno efficaci.
    Nella tua ampia spiegazione mi pare che non venga specificata una cosa, utile a chi è alle prime armi: visto che le bacchette sono lunghe, e si impugnano tenendo i gomiti contro il corpo, come stabilisci qual’è il punto dove entri nel Nodo? E’ sulla perpendicolare del tuo gomito, del tuo piede o della punta delle bacchette?
    Bacibaci Mimmuccio
    Hadraniel

  2. domenico
    Lug 23, 2009

    Ciao, grazie per la domanda. In pratica quando le punte delle bacchette del tipo lungo sono sopra il nodo iniziano ad avvicinarsi,quando ci sei quasi sopra avrai le bacchette che formano una x perpendicolare alla punta del piede. Per quelle professionali devo ancora fare una serie di esperimenti per poter descrivere bene l’ uso. A presto Hadraniel,un abbraccio….mimmuccio

  3. Hadraniel
    Lug 23, 2009

    Grazie a te per la specificazione Mimmuccio. Alla prossima.
    Un abbraccio con il Cuore.
    Hadraniel

  4. Alex
    Set 15, 2009

    io uso la bacchetta ad Y di salice, riesco a mappare la rete di hartmann con estrema facilità ma da quello che ho capito è impossibile bloccare un nodo di hartman, se io trovo un nodo nel mio garage e poi salgo di 3 piani sulla terrazza allo stesso punto del garage ritrovo lo stesso nodo, ciò significa che un nodo che riesce ad attraversare 3 solai difficilmente può essere bloccatto dal sughero intorcinato da rame come mi vogliono far credere le aziende, lo stesso hartmann sapeva che un nodo sale fino agli 8 km dell’everest figuriamoci se lo neutralizza con un pò di rame. Io più che neutralizzarli sto pensando a come ricavarci energia pulita, gratuita e inesauribile. Collegando tra loro 40 nodi secondo me se ne ricava l’energia almeno dell’illuminazione del giardino usando i led, non guardiamo al nodo di hartmann come una cosa nociva guardiamolo come la vera rivoluzione enrgetica pulita ecologica e rinnovabile. Se un nodo ha l’energia sufficiente per piegare una bacchetta di 75 cm figuriamoci se non riesce ad illuminare 3 led 😉 Secondo gli antichi egizi se veniva posizionato un obelisco su un nodo l’interazione tra energia, quarzo e nuvole facilitava molto la pioggia ed i druidi posizionando le pietre sui nodi riuscivano a far cadere i fulmini sempre nello stesso posto.

  5. domenico
    Set 15, 2009

    Alex, interessante la tua idea di collegare 40 nodi per ottenerne energia. Ti va’ di spiegarti meglio? Vorrei tentare l’ esperimento. Resta comunque il fatto che il nodo è nocivo per la salute, fra le soluzioni che ho testato c’e’ l’ orgonite, il cleanergy midi,l’ERIM di Ighina. Dopo aver messo una orgonite sopra un nodo non è stato piu’ possibile rilevarli in quella stanza. Il cleanergy midi basta metterlo vicino ad una colonna portante della casa e la rete viene deviata. L’ERIM fa’ la stessa cosa dell’ orgonite, ma mi sembra piu’ potente. Hai mai provato qualcuna di queste soluzioni? Il confronto con un altro cercatore mi interessa.Ciao a presto.

  6. domenico
    Ott 27, 2009

    Rettifico il precedente commento. L’ orgonite ed il cleanergy midi deviano la rete. ERIM no.Probabilmente i primi tentativi sono stati condizionati da altri strumenti orgonici nella mia casa. ERIM ha ottimi effetti in altri campi, ma non trasmuta i nodi.

  7. Simone
    Dic 7, 2009

    Ciao a tutti, complimentandomi x le dritte, vi chiederei dov’è possibile trovare strumenti tipo la bacchetta ad y di salice o quant altro, anche da autocostruirsi con dei progetti o schemi. Per ora ho solo le bacchette classiche ma non mi ci trovo tantissimo, mi piacerebbe raffinarle. Grazie mille!

  8. Simone
    Dic 14, 2009

    Cerco info su come reperire, oltre alle semplici bacchette, strumenti per la misurazione di hartman.

    Ringrazio anticipatamente.
    mail to:

    kaiser_sose CHIOCCIOLA email.it

  9. Simone
    Dic 22, 2009

    Li ho contattati ma non sono in vendita per il pubblico.
    Sai dove posso reperire bacchetta ad Y di plastica tipo quella del video: http://www.youtube.com/watch?v=YgUxNgpQs9E

    Ho solo trovato su ebay una lobo antenna che mi arriva a giorni, ho costruito delle bacchette ad L ma servirebbero i parametri per fare quella trappolata..piu’ comoda..
    qualcuno li puo’ postare o inviare?!!

    aiutiamoci!
    grazie infinite.

    mia mail
    kaiser_sose KIOCCIOLA email.it

    • vincenzo
      Lug 9, 2013

      Mi rallegro sentire persone che vogliono imoparare l’arte dei rabdomanti.Mi dispiace non poterlo fare adesso per tempo,credo che domani posso darti una risposta a tutte le domande.A risentirci.

  10. samuele
    Mar 1, 2010

    Scusate, ma sono stato molto attratto dal Vostro sito e vorrei chiederVi se al posto dell’ottone come impugnatura si può utilizzare qualcos’altro….tipo plastica?
    Inoltre mi piacerebbe ricevere l’ indirizzo per avere maggiori informazioni su come costruire un orgonite!
    Grazie
    Samuele

    P.S.: complimenti Domenico per l’argomento e anche come
    della tua preparazione!!!!!

  11. domenico
    Mar 2, 2010

    Ciao Samuele, ti ho risposto in privato.

    • Ricky
      Dic 19, 2013

      Anch’io sono interessato. Grazie.

  12. Domenico
    Mar 19, 2010

    Salve!
    Io stò collaborando con un azienda che tratta prodotti che schermano dalle onde elettromagnetiche e geopatogene e volevo sapere se mi potevi aiutare a rilevare i nodi di hartmann in casa mia.
    Grazie in anticipo e buon lavoro.

  13. Mauro
    Mag 6, 2010

    Bentrovato Domenico e grazie per le informazioni e le esperienze che metti a disposizione.
    Ho letto con interesse i tuoi articoli su rete di Hartmann e Ighina, anche se mi rendo conto della vastità dell’argomento che mi spaventa un poco.
    Volevo leggere anche il posto sull’orgonite ma vedo che è protetto. Come si otiene la password?
    Ciao e Grazie.

    Mauro.

  14. mario
    Gen 6, 2011

    Può spiegare meglio la posizione dei lati lunghi delle due L? Dovranno essere puntati verso il basso o paralleli al suolo? In questo caso sarà necessario, però, che la mano impugni il lato corto e che almeno un dito sostenga l’asse lungo per evitare che ruoti verso il basso. Se può chiarire perchè a me non riesce. Grazie

  15. domenico
    Gen 6, 2011

    Io li tengo paralleli al suolo. Il lato lungo non va’ toccato, deve essere influenzato solo dalle geopatie. Prova a cliccare sulla foto delle bacchette qui’ sopra in maniera da vederla piu’ grande ed osserva i manici in ottone che ho utilizzato per una migliore presa, oppure un altra soluzione potrebbe essere quella di allungare di qualche centimetro il manico.

  16. tina
    Gen 8, 2011

    ciao Domenico, è solo da qualche giorno che conosco l’orgonite…fantastico! era quello che cercavo per neutralizzare i nodi che hanno causato un tumore al cervello…perchè posizionati all’altezza del cuscino. Ho spostato il letto ma non ho molto spazio. ti prego dimmi che se costruisco un’orgone i nodi si dissolvono. Aiutami, grazie.

  17. domenico
    Gen 8, 2011

    Ciao Tina, io ti posso confermare che una volta posta un orgonite sopra un nodo patogeno rilevato con bacchette del tipo da radioestesista, questo non è piu’ rilevabile. Per il fatto che il nodo abbia potuto provocare un tumore al cervello, non sono competente per risponderti.

  18. tina
    Gen 8, 2011

    Grazie Domenico per la tua conferma, sono più tranquilla perchè ho trovato finalmente quello che cercavo. Per quello che riguarda il tumore…io sono convinta che sia stato uno di quei nodi, comunque ti ringrazio ancora e ho già comprato l’occorrente, mi metto subito all’opera.

  19. tina
    Gen 11, 2011

    Che DIO ti benedica, funziona!!! Grazie!!!

  20. domenico
    Gen 11, 2011

    Queste sono le piu’ belle soddisfazioni. Che Dio benedica te.

  21. Giovanna
    Gen 29, 2011

    Ciao Domenico, mi sono fatta fare un po’ di anni fa un rilevamento in tutto l’appartamento dei nodi. Sono stata messa al corrente che in camera da letto di mio figlio ne ho uno ovale di circa 90 cm per 50 vicino al quale è posizionato il letto. Considerando che ci sono due computer, non sono molto tranquilla anche se abbiamo l’accortazza di arieggiare spesso la stanza. Credo di aver bisogno proprio di un orgonite. Mi puoi dare qualche altro consiglio? Te ne sarei grata. Grazie Gio

  22. domenico
    Gen 29, 2011

    Ciao Giovanna, avevo pensato di inviarti una informativa ma l’indirizzo mail che hai indicato non risulta effettivamente. Se ti va’ invia una mail a questo indirizzo ed io ti rispondero’ volentieri in privato.

  23. giovanna
    Feb 1, 2011

    Ciao Domenico, grazie per avermi risposto ugualmente anche se il mio indirizzo mail non risultava e non risulta, ma lo faccio per protezione. Poichè non ho molta dimestichezza con questo modo di comunicare, ti chiedo a quale indirizzo devo inviare la mia mail. Grazie Giovanna

  24. domenico
    Feb 1, 2011

    Ciao Giovanna, volevo avvisarti che anche se tu avessi inserito l’indirizzo mail corretto quando hai scritto il commento, questo non sarebbe comunque apparso in rete, e men che meno io lo avrei mai pubblicato. Se vuoi scrivermi personalmente puoi farlo indirizzando una mail a mimmuccio63@tiscali.it ti aspetto.

  25. angiola
    Dic 30, 2011

    mi sono appena iscritta a questo sito . è meraviglioso, è proprio quello che stavo cercando. però non riesco d entrare nella pagina “orgoniti” anche inserendo la pas. perchè?

    • domenico
      Dic 31, 2011

      Ciao Angiola. E chi te l’ ha data la passwoord? Se vuoi entrare nella pagina orgoniti devi scrivere una email di richiesta a altrascienza@gmail.com

  26. Lara
    Mar 9, 2012

    credo ci siano dei nodi di hartmann in camera sopra letto ho mal di schiena basso(me lo ha detto un naturopata iridologo), purtroppo faccio fatica a spostare il letto…..qualcuno mi sa dare una soluzione???

  27. franco
    Feb 17, 2013

    L,argomento e’ interessante, potrei avere l’indirizzo e la password per costruire l’orgonite.

    Grazie

    • Roberto
      Ott 28, 2013

      Sarei interessato acnhe io all’orgonite.
      Mi potete fornire maggiori informaizoni in merito.

      Grazie mille.

  28. Daria
    Nov 10, 2013

    Grazie per questo post… Sospetto di avere un nodo proprio sotto il mio letto, io che ho sempre dormito come una bambina, da quando ci dormo mi rigiro per ore senza prendere sonno, e mi sveglio con dolori muscolari nonostante il materasso sia nuovo e ottimo… Inoltre se dormo fuori casa non ho problemi di questo tipo… Sono un po’ preoccupata, anche perché per mancanza di spazio in casa, non ho la possibilità di spostare il letto… Potrei avere qualche informazione su come costruire, o anche acquistare l’orgonite? Grazie ancora!

  29. Ricky
    Dic 20, 2013

    Salve Domenico, anch’io sono interessato a sapere se i due manici (impugnature) possono essere in plastica o in legno o se devo per forza essere in un materiale conduttore.
    Grazie.

  30. Emanuela
    Feb 12, 2014

    articolo molto interessante ed esaustivo. vorrei sapere se E’ già stato pubblicato il post con le’ ‘soluzioni’ perché non lo trovo. Grazie

  31. angela vaira
    Gen 24, 2015

    caro amico, in un altro tuo articolo ho letto della orgonite e vorrei costruirmela: vuoi aiutarmi? Grazie

  32. lisa
    Mag 24, 2015

    Ho scoperto di dormire sopra un nodo di hartmann, ora vorrei capire come difendermi, può darmi indicazioni. Grazie

    • domenico
      Giu 6, 2015

      Orgonite sul nodo, ERIM in casa

  33. Milly
    Mag 23, 2016

    Ciao Domenico sono nuova,conosco l argomento,gia da un po di tempo credo di avere un mega nodo dove dormo,questo xche non sto bene. .non riesco ad accedere al link sulle tue istruzioni x costruirmi le bacchette. Mi puoi aiutare x favore? Grazie

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